
Un’isola tropicale dagli scenari da cartolina, un giovane con il sogno di cambiare vita, e un’azienda di consegne con metodi quantomeno discutibili. Deliver At All Costs, action adventure firmato Studio Far Out Games e pubblicato da Konami, ci porta tra le strade in salita di St. Monique, dove nulla è davvero come sembra – a partire dai pacchi da consegnare. Un gioco pazzissimo dove il realismo lascia spazio all’assurdo, e dove il caos è una feature, non un bug.
Un lavoro qualunque per un ragazzo qualunque (o quasi)
Il protagonista è Wilson Green, ragazzo sveglio ma sfortunato che cerca di sbarcare il lunario tra le strade assolate di St. Monique, un’isola ispirata ai Caraibi degli anni 50. Quando trova un annuncio di lavoro per un corriere espresso, si presenta alla sede della We Deliver, azienda locale più nota per l’inventiva che per la legalità. Nonostante l’accoglienza fredda da parte di Donovan, il figlio del proprietario, Wilson viene assunto. Del resto, qualcuno dovrà pur consegnare quei cocomeri ritinteggiati e lasciati al sole…
Ma Wilson nasconde un passato più brillante del suo presente: è un piccolo genio dell’ingegneria, capace perfino di costruire un razzo nel soggiorno del suo squallido motel. Le sue capacità torneranno utili più avanti, quando le missioni si faranno… esplosive.
Da pony express a stuntman in pochi secondi
A prima vista, Deliver At All Costs potrebbe sembrare l’ennesimo simulatore di consegne. Ma basta affrontare le prime missioni per capire che qui si punta tutto sulla follia controllata. Non solo dovremo trasportare oggetti improbabili – dai cocomeri a palle da demolizione agganciate all’auto – ma spesso lo dovremo fare tra eruzioni vulcaniche, piogge di detriti, o lungo strade che sembrano progettate da un ingegnere ubriaco.
Il modello di guida è arcade, immediato, volutamente esagerato. Gli incidenti sono all’ordine del giorno, ma fanno parte dello spettacolo. Ogni veicolo può essere migliorato con upgrade meccanici, sfruttando le capacità di Wilson per ottimizzare motore, sospensioni e altri componenti.
Un’isola da cartolina… ma con il terremoto sotto i piedi
St. Monique è una delle protagoniste del gioco: visivamente accattivante, piena di colori pastello e scorci tropicali. Ma sotto la superficie si nasconde un’attività mineraria segreta e senza scrupoli, che mina la stabilità dell’intera isola. Una scelta narrativa che aggiunge un pizzico di thriller a un contesto apparentemente leggero.
Le strade dell’isola sono tortuose, piene di rampe, curve e sorprese. Perfette per mettere alla prova la fisica (pazzerella) del gioco.
Distruzione e impunità: il caos è legge
Una delle meccaniche più curiose riguarda l’interazione ambientale: quasi tutto è distruttibile. Palme, recinzioni, lampioni e perfino edifici interi possono essere abbattuti a colpi di paraurti. Eppure, le conseguenze sono minime. Investire un passante? Al massimo ti becchi una sgridata. Solo con una distruzione seriale si attiva una reazione della polizia, ma è più l’eccezione che la regola.
I difetti: dove la follia perde un po’ il ritmo
Se al volante il gioco diverte, a piedi le cose si fanno meno brillanti. Le animazioni dei personaggi sono rigide, i dialoghi poco interattivi, e i caricamenti tra una zona e l’altra interrompono troppo spesso il ritmo. Non si può nemmeno saltare una singola battuta: o tutta la scena, o niente. Un peccato che rallenta l’esperienza, specie quando la narrazione si fa interessante.
Consegne folli, cuore indie
Deliver At All Costs non è perfetto, ma sa cosa vuole offrire: un’esperienza divertente, creativa e sopra le righe, dove l’azione arcade incontra il delivery selvaggio. A tratti grezzo, a tratti sorprendentemente curato, il gioco si fa amare per la sua identità ben definita e per l’ironia che permea ogni missione.
Una vera chicca per chi cerca qualcosa di diverso, lontano dai soliti tripla A, ma capace di strappare più di una risata.
VOTO 7/10
Pro
- Stile unico e folle
- Gameplay imprevedibile
- Ironia e identità
Contro
- Fasi a piedi deboli
- Caricamenti frequenti
- Narrativa limitata
- Impatto delle azioni ridotto