
Nel mondo dei giochi di corse, dove ogni nuovo titolo sembra voler battere il record di realismo con riflessi sulle carrozzerie e mappe grandi quanto un continente, Super Woden GP II arriva come un colpo di freno a mano. Niente auto con licenze ufficiali, niente grafica da urlo, niente gigantismo: solo tanto spirito arcade e una telecamera isometrica che ti catapulta direttamente nei favolosi anni 90.
Sembra semplice. Ma sotto il cofano, c’è molto di più.
Un gioco che sa dove vuole andare
Super Woden GP II si presenta come un omaggio ai classici da sala giochi, con un’estetica che ricorda titoli storici come Over Top o Super Drift Out. Visuale dall’alto, controlli nervosi, piste chiuse e una colonna sonora che sembra uscita da una musicassetta impolverata. Ma attenzione: sotto quella veste rétro si nasconde un cuore sorprendentemente profondo.
Il cuore del gioco è la modalità Carriera, dove gareggi in campionati su circuiti sempre più difficili, guadagni crediti e ti costruisci il tuo impero automobilistico. Il ciclo è chiaro: corri, vinci, compra, migliora. E funziona. Funziona alla grande.
Auto fittizie ma piene di carattere
Parliamo un attimo del parco auto: oltre 100 veicoli, ispirati (neanche troppo velatamente) a modelli leggendari. Troverai cloni digitali della Ford GT, della Toyota AE86 e di tanti altri bolidi cult, ognuno con le proprie caratteristiche di guida, migliorabili con l’investimento giusto. Il fascino di partire con una “scassona” da due soldi e portarla al podio contro supercar è impagabile, e chi ha giocato il primo Gran Turismo capirà perfettamente di cosa sto parlando.
Non tutto fila liscio al primo giro
Ammettiamolo: l’approccio iniziale può essere… traumatico. La visuale isometrica non è per tutti e il gioco, all’inizio, è bello tosto. I controlli richiedono un po’ di abitudine, e l’assenza di un tutorial vero e proprio o di una mappatura chiara del controller non aiuta.
Per fortuna, è possibile abbassare la difficoltà e iniziare a farsi le ossa in modalità più accessibili. Dopo un po’ di pratica (e parecchie derapate sbagliate), si comincia a entrare nel flow. Le frecce a schermo che indicano le curve sono un salvavita, ma sarebbe bello vedere qualche opzione in più per chi si avvicina per la prima volta al genere.
Altri modi per sgasare
Oltre alla carriera, Super Woden GP II offre Time Trials con classifiche globali e la chicca del pacchetto: la modalità Rally. Gare su sterrati, neve, pioggia e altre condizioni avverse, con un cronometro che scorre implacabile. È una sfida intensa, ma dannatamente soddisfacente. E no, non è per deboli di cuore o per chi odia i checkpoint.
Conclusione: corri, colleziona, ripeti
Super Woden GP II è una piccola gemma per chi ama i giochi di corse vecchia scuola, con una forte componente di collezionismo e miglioramento delle auto. Non è perfetto – mancano alcune opzioni di accessibilità e l’approccio iniziale può scoraggiare – ma se ami le sfide, le auto (anche finte) e il brivido delle derapate impossibili, troverai pane per i tuoi denti.
Non sarà la nuova frontiera del racing, ma è un bellissimo viaggio indietro nel tempo… a tutta velocità.