
Quando uno studio indipendente lancia il suo primo gioco, è normale nutrire qualche dubbio. Il rischio di un progetto pieno di buone idee ma poco rifinito è sempre dietro l’angolo, così come quello di un titolo che cerca di strafare, mettendo troppa carne al fuoco. Ma Eternal Strands, il primo lavoro di Yellow Brick Games, fondata da veterani di Dragon Age, Assassin’s Creed e Immortals Fenyx Rising, dimostra fin da subito di avere le idee chiare e una solida direzione.
Questo action-RPG è un mix ben riuscito di ispirazioni diverse: la libertà esplorativa di Tears of the Kingdom, il combattimento strategico di Monster Hunter, le boss fight in stile Shadow of the Colossus e una gestione della magia che sfrutta la fisica come mai prima d’ora. Nonostante queste influenze, però, il gioco riesce a mantenere una propria identità, offrendo un’esperienza originale e appagante.
Brynn, la Maghetta Scalatrice
La protagonista del gioco è Brynn, una guerriera-maga conosciuta come Weaver, il cui obiettivo è esplorare l’Enclave, una regione sigillata per secoli e piena di misteri, pericoli e, ovviamente, bestie enormi. Fortunatamente Brynn non è una semplice combattente: il suo mantello magico le permette di manipolare gli elementi, sollevare oggetti con la telecinesi e interagire con l’ambiente in modi sorprendenti.
Un’altra sua abilità chiave è l’arrampicata: praticamente qualsiasi superficie, per lei, è scalabile. Questo aggiunge un’enorme libertà nell’esplorazione, permettendoti di approcciare le situazioni da qualsiasi angolazione. Vuoi attaccare un accampamento nemico dall’alto? Puoi farlo. Vuoi scappare da una creatura colossale arrampicandoti su un albero? Fattibile. Vuoi semplicemente salire su una roccia per guardare il tramonto? Perché no?
Un Mondo che Vive (e si Ribella)
L’Enclave non è un semplice sfondo, ma un mondo vivo che cambia sotto i tuoi occhi. Il ciclo giorno-notte e il mutare delle stagioni trasformano le ambientazioni in modi significativi. Un fiume in piena potrebbe, ad esempio, bloccarti la strada in primavera, ma in inverno sarà ghiacciato e percorribile. Un accampamento potrebbe essere facile da assaltare con il buio, mentre di giorno i nemici saranno vigili.
Questo sistema non è solo estetico, ma influenza anche il gameplay. La pioggia può spegnere gli incendi che hai appiccato, la neve può rallentarti, il caldo può prosciugarti la stamina più velocemente. È un dettaglio che rende l’esperienza più immersiva e aggiunge uno strato di strategia inaspettato.
Combattimenti con Stile e… Termofisica!
Il sistema di combattimento di Eternal Strands è un mix tra azione frenetica e strategia. Brynn usa una varietà di armi, tra cui spade, archi e martelli giganti, ma il vero fulcro è la magia. Il suo mantello le permette di manipolare il fuoco, il ghiaccio e la telecinesi per creare situazioni spettacolari.
Può un lago per far scivolare i nemici e poi spingerli giù con una raffica di vento, incendiare un campo di grano per costringere i nemici a spostarsi e coglierli di sorpresa e persino sollevare macigni e scagliarli con la telecinesi come un Jedi arrabbiato.
Questa libertà di approccio rende i combattimenti sempre diversi e interessanti. Inoltre, gli avversari hanno debolezze specifiche che puoi sfruttare: alcuni sono vulnerabili al fuoco, altri possono essere congelati per fermare i loro attacchi più pericolosi.
Epici con la E Maiuscola
Se c’è una cosa che Eternal Strands fa alla grande, è il design delle boss fight. Gli Epics sono enormi creature che dominano il paesaggio e richiedono tattiche specifiche per essere abbattute. Questi scontri ricordano quelli di Monster Hunter, con Brynn che deve colpire punti deboli, scalare le bestie e usare l’ambiente a suo vantaggio.
L’unico problema? Per migliorare le abilità e ottenere materiali rari, dovrai affrontare più volte gli stessi Epics. Non ho apprezzato particolarmente questo aspetto che può un po’ diventare ripetitivo, specialmente per chi non ama il grinding.
Un Viaggio da Non Perdere?
Eternal Strands mescola bene azione, esplorazione e fisica avanzata in un pacchetto unico. Il combattimento è divertente e creativo, il mondo è vivo e mutevole, e le boss fight offrono momenti spettacolari.
Tuttavia ha i suoi difetti: la trama ha buone premesse, con un mondo ricco di lore e personaggi ben scritti, ma a volte si perde in dettagli superflui come i dialoghi, lunghi e dispersivi, tanto da spezzare il ritmo dell’avventura oppure il cast di personaggiche è sì interessante, ma alcuni scambi sembrano più una lezione di storia che una conversazione coinvolgente. Fortunatamente, superata la fase iniziale, la storia prende una piega più dinamica e i momenti di dialogo diventano meno invadenti.
Se ti piacciono i giochi che ti danno libertà d’azione e ampi margini di sperimentazione, Eternal Strands è un must. Se invece non ami dover affrontare la stessa creatura dieci volte per raccogliere materiali rari, potresti trovarlo un po’ frustrante. Ma una cosa è certa: Yellow Brick Games ha iniziato alla grande, e il futuro di questo studio promette scintille.
VOTO 8/10
Pro
- Mondo dinamico con cambiamenti stagionali e ambientali
- Combattimento vario e creativo grazie ai poteri magici
- Epici boss fight spettacolari e coinvolgenti
- Libertà di esplorazione
Contro
- Dialoghi troppo lunghi e dispersivi
- Grinding per ottenere risorse ripetitivo
- Problemi di ritmo nelle fasi iniziali